Università degli studi di Napoli Federico II

Recensione libro "Ludolinguistca e glottodidattica" di Anthony Mollica

copertina ludolinguistica e glottodidattica

Ludolinguistica e glottodidattica

Autore: Anthony Mollica

Edizioni Guerra, Perugia - € 26,00


Il testo di Anthony Mollica si propone come una guida all'uso creativo della lingua, con particolare attenzione alle numerose e varie applicazioni didattiche che ne scaturiscono sotto forma di giochi di parole. I fondamenti teorici della ludolinguistica, nonché le motivazioni che spingono il docente ad avvalersi di questo innovativo campo di studi nell'esperienza quotidiana, sono bene illustrati nella prefazione firmata da Tullio De Mauro, che si richiama al concetto di lingua come gioco utilizzato da De Saussure e Wittgenstein per spiegare il funzionamento ordinario del parlare.
Tali argomenti sono ripresi nell'introduzione di Mollica, che offre una panoramica sugli sviluppi della ludolinguistica negli ultimi decenni: alla presenza in Italia di grandi esperti come Bartezzaghi, -che firma la postfazione al volume- Dossena, Francipane, Peres, Rossi, non corrisponde un sistematico utilizzo dei giochi di parole nei libri di testo, che li introducono solo sporadicamente. È tuttavia sempre più diffuso il loro uso da parte dei docenti, che ne sfruttano la componente competitiva (ciò che distingue l'inglese game da play) e la capacità di motivare l'apprendimento.
L'autore dedica quindi i successivi capitoli alla disamina dei vari tipi di giochi di parole ed alle loro applicazioni glottodidattiche, evitando volutamente di abbinarle a specifiche attività tra quelle previste dal Quadro comune europeo per la conoscenza delle lingue ed affidando al docente la scelta in base alle valutazioni delle conoscenze in possesso dei discenti. Ciascun capitolo è corredato inoltre della bibliografia sull'argomento trattato, così da permettere ulteriori approfondimenti.
La rassegna è particolarmente vasta ed interessante, ed i numerosissimi esempi forniscono al docente grande abbondanza di materiale da utilizzare con profitto nelle lezioni. Si inizia dalle attività di abbinamento o incastro, per proseguire con composizioni di tradizione antica come l'acrostico, del quale l'autore cita celebri esempi, o l'anagramma, in uso già tra i mistici ebraici del tredicesimo secolo a scopi magici e religiosi. Non mancano espressioni di tipo scherzoso, come i colmi, utilizzati per spiegare i doppi sensi, le vignette umoristiche, viste come espressione di epoche e culture, o l'onomastica umoristica. Ampio spazio viene dedicato ai giochi enigmistici: i cruciverba, dei quali si ripercorre la lunga ed illustre tradizione, e che rivestono particolare interesse per il loro potenziale glottodidattico, ma anche rebus e problemi di logica vengono illustrati come possibili attività per i discenti. Mollica sottolinea inoltre l'importanza di stimolare la comunicazione su argomenti non esclusivamente grammaticali, e propone perciò di utilizzare un calendario storico, redatto dagli stessi alunni, che sia utile a suscitare la discussione su eventi del passato più o meno recente.
Concludono il volume alcuni brevi racconti di autori italiani, rielaborati nei capitoli precedenti per essere adattati alle attività proposte.

(Scheda di Alessandra Melillo)