Università degli studi di Napoli Federico II

Recensione libro "Imparare da adulti, insegnare ad adulti le lingue" di Paola Begotti. -

copertina libro

"Imparare da adulti, insegnare ad adulti le lingue"

Autore: BEGOTTI Paola

Guerra Edizioni, 2010 -  16 € 

Il volume di Paola Begotti si occupa dell'apprendimento delle lingue straniere in età adulta. Tale profilo è uno dei più diffusi nel panorama dell'italiano L2 e presenta alcune caratteristiche ben definite, sia didattiche che neurobiologiche, che i docenti operanti nel settore devono conoscere in maniera approfondita. Un apprendente maturo si avvicina ad un corso di lingua con la speranza di migliorare la propria condizione sociale o lavorativa (o spesso semplicemente per passione personale), e vuole dunque partecipare alla scelta di contenuti e metodologie. Il lavoro della Begotti è, dunque, un punto di riferimento per coloro che si avvicinano alla didattica delle lingue moderne o per i docenti del settore che vogliono approfondire una delle declinazioni dell'educazione linguistica.
Nei primi capitoli si insiste sulle caratteristiche dello studente adulto, che porta con sé in classe una personalità e un bagaglio di valori ed esperienze ben definite. Le variabili da prendere in considerazione sono culturali, sociali, emotive, relazionali, e possono influenzare positivamente o negativamente lo sviluppo della lingua oggetto di studio. Paola Begotti presenta, quindi, gli studi che hanno dato vita all'approccio andragogico, abbracciando neurolinguistica e pedagogia: l'ardua definizione di adultità, l'evoluzione del pensiero di Malcom Knowles, il risvolto umanistico delle teorie di Carl Rogers, l'importanza della piramide dei bisogni di Abraham Maslow.
La seconda parte del volume è dedicata alle buone prassi da adottare (o che sono state adottate nel passato) nell'Istruzione degli Adulti. L'autrice segnala la necessità di un approccio umanistico-affettivo, che valorizzi bisogni, stili e tempi di apprendimento del discente: il consistente vissuto e la sfera affettiva dello studente adulto hanno ricadute evidenti, e non trascurabili, sul suo rapporto con lo studio di una lingua e di una cultura straniera. Le sfide educative del docente consistono, in gran parte, nel tentativo di decostruire preconcetti e limiti per realizzare una didattica collaborativa e consapevole. Diventa quindi essenziale la negoziazione e l'organizzazione dei contenuti, da stabilire in accordo con la classe, in modo che lo studente avverta chiaramente la spendibilità e la praticità di una nuova lingua. Si apre, poi, una finestra sulla didattica ludica e sulla ludolinguistica, ad oggi fondamentali nell'insegnamento a ogni fascia d'età.
Il tema degli ultimi capitoli è la delicata interazione in classe fra apprendenti adulti,   coetanei con un elevato livello di maturità: in questo particolare rapporto educativo è essenziale l'autovalutazione e la consapevolezza dell'adulto nel processo di acquisizione. Al docente spetta così il compito di favorire un clima cooperativo fra compagni di corso, ciascuno con bisogni e aspirazioni differenti. Alla luce di queste considerazioni l'insegnante assume un ruolo profondamente nuovo rispetto alla didattica trasmissiva del secolo precedente e veste sempre più i panni di un regista/facilitatore, e sempre meno quello di contenitore pieno/trasmettitore di conoscenze.




(Scheda di Simone Cavallo)