Università degli studi di Napoli Federico II

Recensione libro l'Italiano al cinema" di Maddoli C. -

copertina libro

L'italiano al cinema
Cristina Maddoli
Guerra, Perugia, 2008 € 27

Il volume L'italiano al cinema individua nello sviluppo della competenza culturale il suo specifico ambito di intervento didattico, in quanto mira a proporre un ampio lavoro d'analisi sui principali contenuti culturali presenti in dodici film d'autore che hanno segnato la storia del cinema italiano.
Il testo è pensato per docenti di italiano L2/LS che sfruttano la componente verbale di film nazionali come punto di partenza per esaminare la storia dell'Italia unitaria; per discenti stranieri di livello intermedio-avanzato (B1-C2) intenzionati ad approfondire i principali aspetti culturali della nostra civiltà; ma anche per studenti nativi italiani che hanno modo così di analizzare più in profondità ed apprezzare con maggiore convinzione la cultura di cui sono portatori.
Gli ambiti d'elezione del libro sono riassunti sinteticamente nel titolo: da un lato, esso si riferisce alla lingua italiana trasmessa dal mezzo filmico e a tutte le componenti etno-linguistiche che la caratterizzano (varietà diatopiche, stili, registri, gerghi giovanili, espressioni idiomatiche); dall'altro alla capacità del cinema di fornire lo spunto per analizzare in dettaglio la storia, i costumi e la cultura dell'italiano, inteso come individuo appartenente alla collettività nazionale.
Difatti, il volume di Maddoli guarda al cinema come ad un campo espressivo in grado di testimoniare il modo in cui una società configura il proprio sistema di relazioni discorsive ed organizza il proprio universo di senso; una "finestra aperta", come lo definisce l'autrice nell'"Introduzione", attraverso cui esplorare l'autenticità comunicativa degli italiani ed approfondire la realtà socio-culturale dell'Italia di ieri e di oggi.
I principi animatori e lo sviluppo di quest'opera risiedono, pertanto, nell'ampio valore didattico conferito da Maddoli al mezzo filmico: nel testo in analisi, infatti, il cinema non è concepito solo come un supporto in grado di offrire una pluralità di input (iconici, verbali, gestuali, musicali), utili all'insegnamento-apprendimento dell'italiano come lingua straniera o materna, ma piuttosto come uno strumento integrativo grazie a cui approfondire la cultura italiana in una prospettiva interdisciplinare; una prospettiva intesa dall'autrice come "acquisizione di conoscenze risultanti dall'interazione di vari campi espressivi", quali cinema, narrativa, saggistica, poesia, arte, musica, cucina. Al fine di sviluppare tale prospettiva, Maddoli punta a contestualizzare il testo cinematografico attraverso la presentazione di celebri pellicole, attentamente selezionate in base ai contenuti socio-culturali e all'ambientazione temporale: il fine ultimo è indurre il lettore ad adottare uno sguardo critico nei confronti di periodi che si sono rivelati cruciali per lo sviluppo dell'Italia, di cui sia la lingua che la cultura ne sono il riflesso.
Tracciando una chiara linea cronologica e ponendo cura alle peculiarità linguistiche ed al significato culturale dei film proposti, l'autrice ripercorre con spirito d'indagine le tappe principali di un percorso temporale lungo circa un secolo e mezzo, la cui ricostruzione storica (scandita dalle ambientazioni temporali delle vicende oggetto dei film, non dalle date di produzione delle pellicole) inizia dall'Unità d'Italia con Il Gattopardo (1963) di Visconti, per arrivare poi a raccontare le incertezze che caratterizzano i rapporti familiari dell'Italia di oggi con L'ultimo bacio (2001) di Muccino. Un'esplorazione linguistica e contenutistica ad ampio raggio, dunque, che si articola in dodici capitoli, ciascuno dei quali muove dall'analisi dettagliata di una sequenza estratta da un celebre film, per giungere poi ad illustrare ed approfondire alcuni momenti significativi della storia, del costume e della lingua degli italiani.
Ogni capitolo si articola in tre sezioni ed è strutturato secondo un parametro modulare che conferisce compiutezza anche alla singola unità di lavoro costruita intorno alla pellicola presentata. Ciò consente al lettore di procedere attraverso una modalità di fruizione anche parziale (cioè per singoli capitoli o sezioni), che non rispetti necessariamente la successione cronologica che scandisce il susseguirsi dei capitoli.


Nella prima sezione, intitolata "Monografia del film", vengono fornite informazioni sul cast e sulla trama, a cui segue la lettura di un dialogo estratto dalla sceneggiatura, corredato di attività di comprensione testuale e glossario contestualizzato.
L'iter didattico prosegue poi con la seconda sezione dal titolo "Attività linguistiche", la quale oltre ad offrire al discente utili osservazioni sociolinguistiche (che consentono di evidenziare la finezza delle scelte stilistiche contenute nel testo filmico), lo coinvolgono in esercitazioni di produzione libera scritta e orale. Come viene spesso posto in evidenza dall'autrice, tali attività sono costruite secondo un procedimento logico-dedutttivo che pone lo studente al centro di un "processo di acquisizione inconscia e di apprendimento consapevole", mirante all'acquisizione della sola competenza culturale e comunicativa. Questa strategia didattica prevede che il discente, attraverso l'osservazione dei fenomeni linguistico-comunicativi offerti dal testo filmico, arrivi a formulare delle previsioni o a dedurre delle correlazioni/conclusioni che ne siano la logica conseguenza. Non a caso, infatti, gli esercizi contenuti in tale sezione escludono ogni attività linguistica incentrata sulla morfosintassi, sulle funzioni grammaticali o sul lessico in quanto forma, puntando piuttosto allo sviluppo dell'abilità espositiva ed argomentativa dell'apprendente in merito agli argomenti riscontrati.
L'ultima sezione, denominata "Antologico-bibliografica", comprende una stringata antologia di vari generi testuali (saggistica, memorialistica, articoli di giornale, sezioni poetiche e musicali) e proposte di lettura corredate da una bibliografia di riferimento, il cui scopo è presentare una differente visione prospettico-culturale degli argomenti ed offrire così un approfondimento in merito alle tematiche affrontate dalla sequenza. Particolare interesse rivestono, infine, i numerosi testi critici redatti da autori vari ed inseriti in tutti e dodici i capitoli, concepiti come ulteriore momento di riflessione sui contenuti socio-culturali suggeriti dal film. Anche in questo caso, l'intento dell'autrice è non solo esporre il discente ad uno spaccato di lingua autentica (che vuol essere il più vicino possibile alla ricchezza espressiva dei parlanti nativi), ma fornire anche lo stimolo per riflessioni critico-dialettiche e discussioni attualizzate in chiave interculturale, calate nell'oggi della società italiana e mediate dall'interazione dell'insegnante.
In sostanza, il volume di Maddoli si presenta denso di approfondimenti e spunti d'analisi: al di là dei suoi intenti più specificatamente didattici, esso delinea le tappe di un percorso che non è solo cinematografico, ma anche culturale, sociale, linguistico, e che conferma il cinema come strumento capace di cogliere i segni del tempo e di mantenere viva la memoria collettiva.

(Autore della scheda Giuseppe Caruso)