Università degli studi di Napoli Federico II

Recensione libro "Lingue e linguaggi tecnico-specialistici" a cura di Lamarra A. e Venuta F.

copertina libro

Annamaria Lamarra e Fabrizia Venuta (a cura di)

Lingue e linguaggi tecnico-specialistici.
Collana:Quaderni CLA, 2

Napoli,Edizioni Scientifiche Italiane 2012- pp.128 Euro 16


Il testo, inserito all'interno della collana dedicata alla formazione linguistica de I Quaderni del CLA dell'Università Federico II di Napoli, si apre con un' Introduzione di Annamaria Lamarra. Si passano in rassegna le teorie fondamentali sottese all'operazione traduttiva fissando i blocchi di partenza al secolo delle scoperte galileiane e degli assunti baconiani. Relativismo scientifico, punto di vista dell'osservatore, criticità che la parola può mettere sul banco quando si fa descrittiva di un fenomeno "oggettivo" sono individuati dall'autrice come spinte per la creazione di linguaggi specialistici e di microlingue. Il linguaggio e la sua 'performance' diventano oggetto d'attenzione con caratteristiche quali la monorefenzialità, la precisione e la trasparenza.La focalizzazione che gli si richiede lo fa diventare un idioletto, ovvero un codice condiviso da una comunità linguistica che interpreta gli enunciati in maniera omogenea e pressoché univoca.Il contributo di Girolamo Tessuto, dal titolo La formazione alla traduzione giuridica per Giuristi Linguisti dell'UE: percorsi scientifici e formativi nella Facoltà di Giurisprudenza, illustra i percorsi formativi messi in atto nei corsi di traduzione giuridica dell'Ateneo partenopeo. L'obiettivo di una formazione mirata è quello di agevolare la spendibilità del titolo dilaurea per quanti intendano percorrere una carriera internazionale di traduttore europeo da e verso la lingua inglese. Tra gli spunti interessanti c'è quello della rivisitazione del concetto di 'genere' che i metodi della linguistica applicata hanno offerto soprattutto allo studente di giurisprudenza: la sentenze, le conclusioni, le domande pregiudiziali e i comunicati stampa comportano un andamento verbale e concettuale parallelo tra lingua source e lingua target che deve tener conto di analisi trasversali intra ed extralinguistiche, almeno nella fase post-traduttoria. L'appoggio alle teorie di Šarčevic e al rispetto del principio di fedeltà risulta ancora condivisibile per l'autore sebbene egli stesso lo ritenga, però, perfezionabile con la pratica funzionale della riformulazione morfosintattica di porzioni di testo. L'articolo scritto a quattro mani di Cristina Pennarola e Amelia Bandini parla de La mediazione dei linguaggi specialistici nella facoltà di Scienze Politiche: metodi, risorse e prospettive. L'intervento si articola in una prima parte teorico-metodologica nella quale si traccia il profilo dello sviluppo dei linguaggi specialistici nell'ambito della glottodidattica ed una seconda parte analitica, nella quale si analizzano i corsi di lingua inglese e di lingua tedesca offerti dalla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, presenti anche nell'offerta e-learning dell'Ateneo, come applicazione pratica del quadro teorico. Nelle riflessioni conclusive emerge la necessità di sviluppare nelle classi universitarie la competenza linguistica testuale intesa come capacità di interpretare i potenziali significati del testo-nucleo e del valore di quest'ultimo in contesti socioculturali differenziati. SabrinaAulitto sposta il focus su Un'esperienza didattica per studenti francofoni: percorsi di ricerca nel lessico giuridico italiano. L'autrice parte, in modalità pragmatica, con una struttura tripartita dell'unità di apprendimento. Un primo modulo è legato alla spiegazione di aspetti teorici basilari: la peculiarità del linguaggio giuridico italiano tra cui l'agrammaticalità di alcune costruzioni sintattiche. Il secondo è centrato sull'analisi linguistica in testi dalla tematica comune: la 'diffamazione' per esempio e un terzo modulo è caratterizzato dalla redazione di una banca dati bilingue italiano/francese del lessico giuridico. Le finalità del lavoro risultano valide soprattutto se osservate alla luce della costruzione di un sapere enciclopedico proprio della disciplina giuridica, in una lingua straniera. L'articolo di Fabrizia Venuta, in lingua inglese, ha come titolo: Observations on gender changing in the anglicism of some Italian special languages. L'interrogativo principale posto dall'autrice è cosa succede quando un item lessicale proveniente da una lingua nella quale i sostantivi non hanno genere, come in inglese, è 'acquistato' da una lingua i cui sostantivi hanno genere, come in italiano. Per rispondere a questa domanda sono stati analizzati cinque corpora estratti dal Grande Dizionario Italiano dell'uso di Tullio De Mauro con linguaggi specialistici del settore dell'abbigliamento, dell'arte, del cinema, del commercio e dell'information technology. Si arriva a definire una tendenza statistica per la quale l'acquisizione di genere non sembra dipendere dall'identità grammaticale in linea con l'ipotesi che il genere maschile è acquisito semplicemente perché è il più comune in italiano e dunque potrebbe essere considerato una sorta di attribuzione di default. Eleonora Federici, dell'Università degli Studi della Calabria, descrive gli «Specializedencounters» nel linguaggio della pubblicità. La capacità di decodificazione del linguaggio pubblicitario è essenziale per svolgere un ruolo critico e attivo nell'interpretazione del mondo che circonda gli studenti; esso è un incrocio complesso di segni verbali e visivi, strutturati in modo da indirizzare il messaggio verso un preciso destinatario. Il corpus scelto dall'autrice è nutrito di esempi di testi pubblicitari a stampa presenti in riviste equotidiani inglesi con un case-study particolare: le pubblicità di automobili. La raccolta si chiude con un contributo in lingua francese di Loredana Cavaliere dal titolo De l'esprit des traductions: le cas de Mme deStaël. Intellettuale acuta e sensibile, la de Staël con lo sguardo pioneristico puntava ad un'Europa moderna. La sua idea di traduzione assume toni politici e ideologici: la traduzione è lo strumento per la diffusione e la circolazione delle idee. L'autrice descrive dettagliatamente l'opera Del'esprit des traductions in cui emerge la predilezione per la linguaitaliana come lingua 'franca' delle traduzioni letterarie e del teatro, «potere esecutivo della letteratura». Dalla figura del giurista linguista, alla specializzazione dell'apprendente che rispondealle esigenze del mondo del lavoro, al lessico specialistico messo in contesto, anche in pubblicità, si arriva alla chiusura del Quaderno sul ruolo della traduzione nella costruzione di un percorso intellettuale in grado di superare i limiti geografici nazionali. Il filo rosso di questa pubblicazione potrebbe essere ravvisato, da una parte nella volontà sempre presente negliaddetti ai lavori- formatori linguistici, insegnanti di italiano lingua non materna, mediatori e ricercatori nel campo della didattica delle lingue straniere -, di mettere al centro del processo formativo l'apprendente con le sue esigenze particolari; dall'altro nella considerazione della lingua come oggetto di studio e sistema aperto, verso e nel quale far confluire tecniche e saperi ad ampio raggio, in uno scambio osmotico dai linguaggi specialistici alla specializzazione della lingua.

(Scheda di Rosa Chiara Vitolo)