Università degli studi di Napoli Federico II

Recensione libro "Scuola di formazione di Italiano lingua seconda/straniera" quarta ed. - a cura di P. Balboni, A. Lamarra e G.Caruso -

copertina libro

Paolo E.Balboni,  Annamaria Lamarra e Giuseppe Caruso (a cura di)

Scuola di formazione di Italiano lingua seconda/straniera: competenze d'uso e integrazione. quarta edizione 8-12 luglio 2014
Carocci - Roma 2014 - pp. 158,  Euro 21



Il volume si apre con l' editoriale 'I quaderni del CLA', a cura di Annamaria Lamarra, con il quale si introduce il lettore alle tematiche specialistiche affrontate  nel prosieguo. A far da collante a  tutti i contributi è l'idea chiara che nelle scuole, come nelle università, la presenza di etnie diverse imponga da tempo a docenti e operatori culturali di confrontarsi con la tematica dell'italiano come  lingua seconda o straniera.  Apre la discussione  il contributo di Paola Begotti su 'L'utilizzo del cinema nella didattica'. L'autrice mette in evidenza quanto sia importante l'uso di materiale autentico didattizzato in classe perché esso pone  lo studente a contatto con gli aspetti che contraddistinguono la vera lingua straniera, ponderando allo stesso tempo le difficoltà dei contenuti proposti. Giuseppe Caruso nel suo 'La televisione nell'insegnamento dell'italiano a stranieri: utilizzo e strategie didattiche',  descrive il ricorso a fonti audiovisive nella pratica didattica  diitaliano L2. Analizzando il ruolo della televisione dal punto di vista strettamente glottodidattico, il contributo intende dimostrare come il ricorso a sequenze televisive consenta, nell'ordine, di attivare sia un ascolto globale sia analitico del testo trasmesso, di presentare agli apprendenti dialoghi differenziati per argomento e per contesto sociale e situazionale, di potenziare la competenza comunicativa tramite la messa in evidenza degli elementi extralinguistici e delle grammatiche non verbali. Anthony Mollica descrive dal punto di vista metodologico alcune applicazioni della ludolinguistica partendo dall'etimologia del termine fino al collegamento con  la recreational linguistics di ambiente anglosassone. Il quadrato di Sator, ritrovato a Pompei, viene considerato dall'autore come il precursore di molti giochi attuali: l'acrostico, l'anagramma, il palindromo e il crucipuzzle. Fabio Caon firma il terzo contributo della raccolta dal titolo 'La dimensione cognitiva e metacognitiva nella didattica dell'italiano L2', mettendo in evidenza quanto il docente di lingua che voglia dirsi attento alla persona che apprende, debba tener conto della multidimensionalità dell'apprendimento. In particolare si fa riferimento all'apprendimento linguistico perché esso è nello stesso tempo fine e mezzo del processo didattico.  Elisabetta Chiacchella parla di come insegnare la grammatica a livello avanzato, puntando su un testo di Italo Calvino tratto da La giornata d'uno scrutatore. La docente offre al suo pubblico di studenti di livello C1/C2 un dialogo sulla difficoltà di comunicazione, affrontando il tema del paradosso per poi passare al contenuto strettamente grammaticale del futuro nel passato. Di natura metodologica è l'articolo di Paolo E. Balboni, dal titolo 'L'unità d'acquisizione come "molecola matetica" in cui si presenta un'analisi sulla natura e la conformazione dell'unità di acquisizione che sempre più sembra essere il cuore, il punto chiave, il perno su cui ruota il processo glottodidattico, visto dal punto di vista dell'insegnante o glottomatetico, visto da quello dello studente. Segue 'La programmazione didattica nella classe di italiano L2: orientarsi verso la partecipazione critica e consapevole dello studente' di Barbara Spinelli. L'autrice insiste sull'importanza di trovare un allineamento costruttivo, ovvero un'evidente coerenza tra obiettivi di apprendimento, insegnamento e valutazione nella formazione dell'individuo. L'avvicinamento tra insegnamento e valutazione, tra studente e insegnante, troppo spesso considerati a compartimenti stagni, consente ai formatori di considerare i suoi apprendenti come dei veri e propri partner nel lavoro di classe e non semplici pedine del processo di inculturazione. Elisabetta Pavan parla di 'Problemi e opportunità nella classe interculturale'. A partire dalla definizione di classe interculturale, nella quale i fattori predominanti sono provenienza etnica ed età degli apprendenti, l'autrice propone un'attività didattica che aiuta a sviluppare consapevolezza interculturale sul lessico della pasta, simbolo del Made in Italy, puntando sulla creazione di turni di dialogo alla pari tra ipartecipanti. Antonella Benucci approfondisce il tema dell''Immigrazione, carcere e professione. Approcci e modelli per la formazione.' L'autrice propone un bilancio di quanto fatto finora  perl'aggiornamento delle figure di formazione impegnate nei penitenziari e rilancia l'idea dell'applicazione di sillabi e materiali didattici fatti ad hoc per trasformare i contesti penitenziari in luoghi di buona convivenza e recupero dei cittadini svantaggiati. In conclusione si auspica una collaborazione totale e non episodica tra gli atenei e le direzioni penitenziarie. 'La certificazione DITALS: obiettivi e struttura delle prove in riferimento alle competenze del docente di italiano a stranieri' di Stefania Semplici presenta nel dettaglio le strutture e gli obiettivi delle prove della Certificazione Ditals. Interessante è il focus sulle caratteristiche deldocente di qualità, dall'intervento richiesto, al sapere, al saper fare, al saper essere. Chiude il volume il contributo di Maurizio Piscitelli su L'italiano L2: questioni e prospettive'. L'autore parte da una ricognizione sull'insegnamento dell'italiano L2 nel nostro sistema scolastico fino all'individuazione di un piano formativo concreto e urgente da inserire nei programmi ministeriali per favorire e dare corpo all'inclusione, ovvero alprocesso benefico di incontro, confronto e superamento delle barriere culturali.

(Scheda di Rosa Chiara Vitolo)